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OMR sempre vicino ad AN Brescia

28 Settembre 2017

Passano gli anni, cambiano gli atleti, ma la mentalità resta sempre la stessa: «Quella di dare il massimo», come ha sottolineato il patron Macro Bonometti, titolare di OMR, che, insieme al fratello Franco sostiene la pallanuoto ormai da sette anni.
Nell’ambito della presentazione ufficiale della squadra all’interno del Museo Mille Miglia, definito dal presidente Andrea Malchiodi «il simbolo di un mito sportivo che anche noi dobbiamo prendere ad esempio ed emulare, per scrivere la nostra storia», Bonometti non ha usato giri di parole.
«Chi viene qui a giocare, rinunciando a stipendi più sostanziosi, è per forza una brava persona – ha sottolineato il patron - perché ha accettato la sfida e la mentalità del raggiungere il risultato attraverso il sacrificio e non con delle scorciatoie. Detto questo, noi non siamo secondi a nessuno e abbiamo un allenatore che è l’emblema di questa società e che ha sposato un progetto molto più ambizioso e ampio». E con la schiettezza tipica bresciana il patron lancia anche una frecciata all’intero mondo pallanuotistico: «Certe regole a livello federale devono cambiare perché ci sono troppe cose che non vanno bene; se non riusciremo a farlo, non escludo di portare la squadra a giocare in un altro campionato, costituendo una federazione alternativa».
Insomma, come al solito, Bonometti dimostra di non esser mai banale, in questa occasione anche alla presenza del sindaco di Brescia Emilio Del Bono, al quale ricorda il «ruolo fondamentale delle istituzioni per permettere allo sport di svilupparsi e crescere». Il primo cittadino concorda con la visione «bonomettiana», ringraziando «una società che dà lustro a Brescia a livello internazionale e rappresenta un esempio per i giovani».
Un bel biglietto da visita per i nuovi arrivati alla corte di Alessandro Bovo: Nikola Vukcevic, Mario Guidi e il top player Mladan Janovic. «Nella mia carriera ho giocato in grandi e balsonate società – afferma proprio Janovic -, ma qui a Brescia ci sono gli ingredienti per arrivare al bersaglio».
«Il bilancio di questo mercato è decisamente positivo, abbiamo guadagnato in qualità – ha ricordato Bovo - e posso dire che questa è la più competitiva squadra di questi sette anni, anche se mi aspetto una significativa crescita dei nostri giocatori italiani».
Peso in attacco, con i due mastodontici centroboa Muslim e Vukcevic, unito all’esperienza, velocità ed esplosività di giocatori come capitan Christian Presciutti, Valerio Rizzo e Vjekoslav Paskovic, con l’apporto del mancino Alessandro Nora fanno del reparto offensivo bresciano uno fra i più attrezzati d’Europa. Nella retroguardia, coordinata fra i pali dal portiere Marco Del Lungo, la partenza della medaglia d’oro olimpica Randelovic chiamerà Nicholas Presciutti e Zeno Bertoli, colonne del settebello di Campagna, ad un’ulteriore crescita. E i diversi giovani già presenti nelle varie rappresentative azzurre, dal difensore bresciano Stefano Guerrato passando per l’altro mancino Edoardo Manzi, il portiere di riserva Stefano Morretti e il neoacquisto Mario Guidi, dovranno completare la rosa aggiungendo freschezza ed entusiasmo.