BONOMETTI: I DAZI SULLA CINA?SIANO EQUI E BASATI SULLA RECIPROCITA' NON SOLO SULLE AUTO MA ANCHE SUI COMPONENTI
Applicare alla Cina gli stessi dazi che il Paese del Dragone riserva ai nostri prodotti perché «solo così ci sarebbe reciprocità». Non usa mezzi termini Marco Bonometti, imprenditore del settore automotive e presidente delle Officine Meccaniche Rezzatesi, dopo la decisione della Commissione europea di rivedere al ribasso i dazi sulle auto elettriche made in China. Le nuove tasse sulle auto elettriche hanno una quota che varia dal +9%, come nel caso di Tesla, al +36,3% di Saic, da sommare al dazio già esistente del +10%. «C'è confusione - dice in una chiacchierata con AdnKronos - perché l'applicazione di questi dazi non è oggettiva ma soggettiva.
Dovrebbero spiegare come fanno a misurare il tipo e la quantità di collaborazione di un'azienda rispetto a un'altra». Di tutt'altro genere la sua ricetta: «Mi chiedo perché non applicare gli stessi dazi che la Cina applica sui nostri prodotti...i dazi cinesi sono al 25%». E poi, argomenta Bonometti, «perché non allargare il discorso dei dazi alla componentistica come hanno fatto gli Stati Uniti, dove hanno risolto la concorrenza cinese bloccando tutte le importazioni?».
Il Sole 24 ore, 22 agosto 2024.
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